Isabel Allende ci racconta cos’è per lei il femminismo ed essere donna in Donne dell’anima mia.
In Donne dell’anima mia ci sono una serie di capitoli brevi, una – due pagine al massimo, in cui Isabel Allende ci spiega la sua versione dell’essere femminista. I capitoli seguono lo sviluppo del suo pensiero durante il corso della vita, saltando a volte avanti e indietro.
Interessante la descrizione del machismo cileno del nonno degli anni sessanta (che però la spronava ad essere indipendente in un certo senso) e delle teorie poliamorose non-binarie dei nipoti, ai giorni nostri. Anche la sua carriera come scrittrice l’ha messa a confronto con una certa opposizione nei confronti dei successi di una donna.
Nell’ultima parte si parla anche un po’ del Covid-19, perché la Allende ha finito di scrivere il libro in pieno lockdown:
Noi ottimisti crediamo che questo sia lo scossone di di cui avevamo bisogno per modificare la rotta, un’opportunità unica per apportare profondi cambiamenti. E’ iniziata come una crisi sanitaria, ma è molto di più, è una crisi di governo, di leadership, di rapporti umani, di valori e di modelli di vita. Non possiamo continuare con una civiltà basata sul materialismo sfrenato, l’avidità e la violenza.
Secondo l’autrice il cambiamento verrà proprio dalle donne
Perché è chiaro che il mondo attuale, basato essenzialmente su ideali maschili di competizione e supremazia, è destinato ad essere superato.
Isabel Allende è tra i miei autori preferiti, i libri in cui parla da un punto di vista personale trovo che siano tra i migliori, Donne dell’anima mia è molto personale, quindi lo consiglio a chi vuole capire meglio questa scrittrice. Anche se personalmente trovo che La casa degli spiriti sia ancora il migliore di tutti.
- Editore: Feltrinelli 2020
- Titolo originale: Mujeres del alma mia
- Prima pubblicazione: 2020
- Pagine: 176
- ISBN: 9788807034206
Per approfondire la questione del femminismo mi sono poi letta anche Emma.