Escape book: La villa misteriosa – Soluzioni

A grande richiesta ho deciso di prendere di nuovo in prestito dalla biblioteca La villa misteriosa e provare a pubblicare un aiuto per la soluzione. ATTENZIONE: CONTIENE MOLTI SPOILER (praticamente solo quelli), se volete invece leggere una recensione senza spoiler andate qui, ma attenti alla sezione commenti.

I primi paragrafi ci convincono ad entrare nella villa misteriosa e ci portano direttamente allo Studio:

lo studio

Lasciamo il telefono per ultimo e iniziamo ad esplorare il resto, collezionando un bel po’ di ricordi da annotare nella scheda di gioco e un paio di oggetti che torneranno utili in seguito. Il consiglio è di segnarsi anche qualcosa in più rispetto a quello che ci dice il libro.

Recuperiamo qui la torcia elettrica e il magnete, oltre ad alcuni articoli e una lettera preoccupata. Le cose iniziano a farsi inquietanti e torna in mente la storia del barone che si trasformava in cinghiale per uscire a caccia di persone.

Arriviamo quindi a trovare un biglietto che ci dice “chiama ciò che manca“, ecco l’indizio che ci serve per risolvere il livello del telefono e uscire dallo studio.

Ma cosa manca?

Controllando il biglietto vediamo che c’è lo stemma dei Corneli: un cinghiale con la corona e una mano a pugno… Mentre nello stemma nello studio c’è solo il cinghiale con la corona. Ecco cosa manca: la mano!

Andiamo allora al telefono e usando le lettere di MANO scegliamo i numeri per andare al paragrafo successivo (5155).

Usiamo poi la torcia elettrica che abbiamo recuperato nello studio (+192) per arrivare infine alla Sala della Caccia:

la sala della caccia

Anche qui il suggerimento è di leggere tutti i paragrafi e collezionare più oggetti e ricordi possibile e non perdere tempo ad esaminare la porta blindata.

Nella sala della caccia recuperiamo il fucile scarico e la chiave d’ottone nelle bottiglie al 3218. E come ricordi altri articoli di persone scomparse negli anni 50/80, un articolo su Giorgio Corneli, alcune lettere e biglietti aerei intestate a Riccardo Lucchini.

Possiamo guardare bene nella cassapanca per recuperare una fotografia di gruppo, ci aiuterà a capire meglio la storia. Anche lo studio dell’albero genealogico ci darà degli indizi per capire il finale.

Con la chiave d’ottone apriamo la porta al 3209 e recuperiamo parecchi altri oggetti: polvere da sparo, una borraccia d’acqua, degli stivali di gomma e un richiamo per uccelli. Troviamo poi un orologio fermo alle 4.30 con il quadrante dalle 6 alle 9 evidenziato. Non perdiamo tempo a cercare il passaggio nascosto e torniamo nella sala della caccia.

Nella giacca appesa troviamo un altro orologio fermo che segna 1.30 e con una X nel quadrante 12-3. Mentre appeso sopra al camino ce n’è uno fermo alle 11.15 con una macchia nel quadrante 3-6.

Spegniamo il fuoco del camino con la borraccia d’acqua (+117), cosa che ci evita di usare una clessidra, e recuperiamo una ricevuta bruciacchiata intestata a Dario Lucchini (questo cognome ci dice qualcosa? Dario è uno dei due bulli che abbiamo incontrato all’inizio del libro). Qui c’è anche una lastra con una specie di serratura fatta a punta di freccia.

Nel segnalibro dentro al libro sul leggio (5421) c’è un’annotazione che dice “le mie ore preferite per la caccia sono quelle notturne, tra la mezzanotte e le quattro e mezzo“.

Mentre nella teca con le 21 frecce dobbiamo pensare che ognuna corrisponda ad una lettera dell’alfabeto come suggerito e i numeri indicano quante sillabe servono per nominare quella lettera (a = 1, f / effe = 2), cosa che ci porta a numerare le ultime 4 lettere come 1112 e ad aprire la cassaforte.

Recuperiamo quindi una strana chiave e il biglietto con l’indizio per uscire dalla stanza:

la soluzione!!
Carta, ferro, fuoco e tempo

Con la strana chiave (+287) possiamo tornare al camino spento (6382) e aprire la lastra (6669) per trovare una nuova combinazione da inserire.

Decifriamo gli indizi nella stanza della caccia

Adesso dobbiamo decifrare gli indizi del biglietto e i 4 orologi che ci sono nella stanza servono ma non come sembra ( il quarto è la pendola che segna le 4 e ha il vetro rotto nel quadrante tra le 9 e le 12):

  • carta: corrisponde al numero 4 perché 4 sono gli indizi nel biglietto (questa è veramente macchinoso come indizio);
  • ferro: corrisponde al numero di giocattoli di ferro che troviamo al 1774, quindi 3;
  • fuoco della battaglia: è il 7 rovesciato che si legge sul quadro a destra, che raffigura una scena di battaglia;
  • tempo: corrisponde al numero di orologi fermi tra mezzanotte e le quattro e mezza (v, indizio al 5421).

Per uscire dalla stanza della caccia andiamo quindi al 4373! Per superare la porta elettrificata usiamo gli stivali di gomma (+348) e andiamo al 4721.

La situazione di complica parecchio nella storia, ma abbiamo abbastanza clessidre per andare al 4294 e chiamare la polizia. Arriviamo quindi alla stanza delle teste impagliate:

la sala delle teste impagliate

Iniziamo ad esplorare la stanza in cerca di indizi per uscire. Innanzitutto nel libro al 8588 troviamo la frase “il Mattino ha l’oro in bocca”, a questo punto conviene guardare bene le teste impagliate e gli articoli che avevamo trovato nello studio:

Notata una certa somiglianza tra l’avvocato Mattino e la testa della volpe, usiamo il simbolo corrispondente per trovare sul risvolto di copertina un numero (9137), oramai dovremmo aver capito che in questo libro dobbiamo fare attenzione a tutti i dettagli.

non persiamo nemmeno un indizio

Usiamo quindi il magnete (+337) per andare al 9474 e trovare una cartuccia vuota. E’ quindi il momento di usare lo strano marchingegno al 7913 con la cartuccia (+123) e la polvere da sparo (+139) per avere una pallottola al paragrafo 8175. Prendiamo il fucile scarico (+303) e al 8478 abbiamo finalmente un fucile carico.

Non perdiamo tempo con la vasca, mentre vale la pena perdere una clessidra per sedersi sulla poltrona al 7112 e trovare un diario che ci aiuterà a capire meglio la storia.

A questo punto guardiamo bene la mappa anatomica e la posizione dei due fori per poi andare allo specchio e vedere che corrispondono ai due numeri 93 45. Possiamo quindi usare il fucile carico (+293) per aprire il montacarichi e fuggire dalla stanza delle teste impagliate!

Non rimane che mettere assieme i pezzi della storia e capire chi è il fantasma!

A questo punto ripassando tutti i ricordi che abbiamo trovato dovrebbe essere chiaro (più o meno) che il fantasma in realtà è Dario, preso in mezzo a una lugubre tradizione di famiglia.

Seguiamo quindi gli ultimi capitoli e, visto che siamo riusciti a chiamare la polizia, finiamo la storia nel modo migliore.

3,6 / 5
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15 Risposte a “Escape book: La villa misteriosa – Soluzioni”

  1. Sei bravissimo ti prego pubblica anche le soluzioni del numero successivo “La Prigione degli orrori” è un vero rompicapo e non riusciamo a venirne a capo!!!!

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    1. Mi spiace ma non ho letto “La prigione degli orrori”, se mi capita tra le mani spero di riuscire a risolverlo!

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  2. Sono rimasto allibito dalla seconda stanza. Delle scelte logiche sfortunate. Quando ho letto la tua soluzione sono rimasto senza parole. Il libro porta a concentrarti su quei 4 simboli in bella vista presenti sul caminetto che sono collegati a 4 orologi. Ti mette fuori strada con frasi del tipo “…su un lato c’è una chiavetta che può essere usata per cambiare l’orario” oppure “…le mie ore preferite… tra la mezzanotte e le quattro e mezzo…”
    Purtroppo qui l’errore grave a mio avviso è stato utilizzare proprio 4 simboli, guarda caso come i numeri che servono per superare una stanza.
    Ci sono stato 3 giorni a cercare di risolverlo per estrapolare quei benedetti 4 numeri e poi scopro che in realtà quei simboli e il meccanismo dell’orologio sul caminetto non servivano praticamente a niente.
    Non parliamo poi del biglietto. L’indizio CARTA si commenta da solo. Mi auguro solo che la soluzione ti sia sfuggita e che il numero 4 relativo alla parola CARTA sia solo una coincidenza.
    Il mio più grande errore è stato comprare il secondo volume a scatola chiusa. Resterà tanta polvere su questi libri…

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    1. Sono d’accordo, certi enigmi sono decisamente difficili e certe soluzioni mi domando pure io se veramente sono corrette.
      Posso anche capire un indizio fuorviante che porti un pochino fuoristrada, ma quei quattro orologi fanno perdere decisamente troppo tempo.

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  3. Il 4 per l’indizio carta è praticamente impossibile da indovinare. A parte questo, in qualche modo si arriva alla fine. Giudizio complessivo : mi aspettavo di meglio!

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  4. Il numero 4 relativo alla parola carta è il quarto capitolo del libro sulla caccia, che ha come titolo “il coniglio”, che è l’animale in bocca al cane nel quadro (ad un certo punto si dice che è nel cane che sta la differenza… tra i 2 quadri, appunto).

    Io ho una domanda: i paragrafi segnati sul risvolto di copertina, relativi alle teste impagliate non esistono … o sbaglio?

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    1. Questa spiegazione è molto sensata in effetti! Grazie!

      Sinceramente non ricordo se per tutte le teste impagliate non c’è il paragrafo corrispondente, purtroppo non ho più il libro per controllare.

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  5. ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!! io e il mio nonno siamo distrutti però ce l’abbiamo fatta!!!!!!!!!!!!!

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