La ragazza nell'ombra - Lucinda Riley - Il blog del Bassano book club

Siamo al terzo libro della serie de Le sette sorelle, stavolta seguiamo Star, La ragazza nell’ombra.

Star è incomprensibile nei primi due libri, non parla mai ed è sempre affiancata da CeCe, che parla anche per lei. Ma soprattutto prende tutte le decisioni anche per lei.

Ne La ragazza dell’ombra inizia una certa insofferenza da parte di Star per questa situazione, da cui pian piano cercherà di uscirne. Spinta soprattutto dall’indizio che le ha lasciato Pa’ Salt, ci metterà un po’ a decidere di seguire la pista che la porterà a scoprire la sua famiglia di origine.

Anche questo romanzo ha lo stesso svolgimento dei precedenti, inizia con la morte di Pa’ Salt e il modo con cui la sorella di turno reagisce (o meno) all’evento, per poi continuare con la ricerca delle origini. I vari capitoli sono poi inframmezzati da racconti ambientati nel passato, che seguono le vicende di qualcuno legato alla sorella.

Stavolta l’inizio l’ho trovato molto più difficile, sarà che al terzo romanzo inizia a essere un po’ sempre la stessa minestra. Anche se tutto sommato trovo interessante come l’autrice sia riuscita a incastrare gli eventi nei vari libri in modo che siano sempre combacianti. Quindi, se nel primo libro avviene un fatto che coinvolge più sorelle, poi lo si ritrova, uguale ma con punto di vista differente, anche nel libro dedicato a quella sorella.

Star è un personaggio un po’ moscio, non ha un carattere suo e non mi pare che alla fine ne sviluppi veramente uno. Sembra un po’ passare da una cosa ad un’altra.

La storia nel passato invece è molto più bella da leggere, infatti non vedevo l’ora arrivassero quei capitoli per poter abbandonare Star per un po’.

Punto negativo sono le discrepanze che ho trovato nella storia stessa. La Riley è stata molto brava a gestire i dialoghi tra i diversi libri ma all’interno dello stesso libro le cose non mi pare filino così bene. Per esempi,o ad un certo punto un personaggio si lamenta di essere molto stanca perché è tornata dalla Francia e ha “guidato tutto il giorno”. Dieci righe dopo invece si scopre che è le hanno dato un passaggio dall’aeroporto… non so, a me queste cose disturbano un pochino.