Quel che affidiamo al vento – Laura Imai Messina

Era da un po’ che lo volevo leggere e dopo aver atteso che fosse disponibile in biblioteca ecco finalmente tra le mie mani Quel che affidiamo al vento.

quel che affidiamo al vento

La storia inizia seguendo Yui che sta cercando di salvare un giardino dall’arrivo di un tifone. Ma questo giardino ha qualcosa di particolare: una cabina telefonica con un telefono non collegato alla linea che permette, però, di parlare con i morti.

Yui è arrivata lì qualche anno prima cercando di risollevarsi dalla perdita di madre e figlia durante lo tsunami del 2011. Lì ha incontrato anche Takeshi, che aveva perso la moglie, e con il quale instaura una bella amicizia.

Detto così sembra una storia da poco, sembra anche triste, considerato a cosa serve il Telefono del Vento… e invece, Quel che affidiamo al vento è una scoperta. E’ la scoperta della speranza, del mondo interiore che si risolleva anche nei momenti più difficili, delle persone che ci stanno intorno e che ogni giorno ci danno qualcosa di bello.

La scrittura è fluida, i flash back ben resi, non c’è difficoltà nel seguire la storia. Le emozioni dei personaggi sono rese benissimo senza mai essere eccessive.

L’ho letto per fare una pausa da La ragazza con la Leica, e ho fatto davvero bene. Quel che affidiamo al vento regala un sacco di speranza e ottimismo. E’ una lettura davvero piacevole che lascia il sapore delle cose buone. Consigliatissimo.

  • Editore: Piemme 2020
  • Prima pubblicazione: 2020
  • Pagine: 248
  • ISBN: 9788856674637

Era convinta anche lei che le parole, quelle che si sentivano o leggevano (non per forza nella Bibbia ma ovunque), venivano alle persone per caso, ma non senza un intento.

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