Per la reading challenge ho deciso di leggere poesia nel mese di gennaio…
E già posso dire che non abbiamo iniziato proprio benissimo. Ho provato a leggere alcune poesie di Emily Dickinson da una raccolta che avevo preso dopo il book club di maggio 2019.
Mi sono messa di impegno ma non sono riuscita ad andare oltre a metà libro. Ho un problema con la poesia, penso che esprima dei concetti semplici in modo troppo complicato. In più non riesce proprio a darmi emozioni sufficienti a decidere di continuare la lettura.
Mi sono chiesta se questo fosse un problema legato all’autrice scelta, così ho fatto un esame delle letture poetiche passate… La maggior parte risale agli anni del liceo, che di sicuro non ha aiutato a far crescere l’amore per la lettura. Anche in quel caso posso dire che non ho mai trovato un autore/autrice che facesse risuonare qualcosa per invogliarmi a continuare a leggere poesia. Ricordo che alcune compagne di scuola mi parlavano di qualche poesia che per loro era molto bella, di amici del treno in grado di recitare intere poesie a memoria… ma io non ho mai apprezzato davvero.
Italiano, inglese, latino o greco, come ho detto per me le poesie sono solo eccessivamente complicate. Un testo in prosa mi da decisamente più soddisfazione.
Quindi esperimento fallito? Non direi, lo scopo della Reading challenge è esplorare generi a cui spesso non do molto peso ma penso sempre che dovrei leggere. Ho esplorato il mondo della poesia e per il momento ho deciso che non fa per me.
Se volete provare a farmi cambiare idea potete suggerire qualche poesia che vi piace, prometto di dargli un’opportunità… ma non posso promettere che mi piacerà.
Per il mese di febbraio invece ho deciso di leggere un saggio sui cambiamenti climatici, vi farò sapere com’è andata.
