Questo mese ho già finito il libro del book club (Il più grande uomo scimmia del Pleistocene) e ritrovandomi con tanto tempo libero e liberato, ho deciso di assolvere qualche voce della reading challenge annuale: finisci un libro iniziato!
Ho ripreso in mano Storia di un maldestro in bicicletta di Andrea Bizzotto, iniziato nel 2019 e faticato a digerire. Non per la scrittura, che è leggera e al tempo stesso ricca di significato, ma per la durezza del messaggio implicito.
Andrea ha poco più di 30 anni quando scopre di aspettare una bimba dalla compagna e di avere un tumore sinoviale, uno delle più aggressive forme tumorali. In questo libro si avverte la consapevolezza della fine e al tempo stesso l’amore per la vita, per la propria famiglia e la gratitudine anche per le scelte sbagliate che lo hanno portato da giovane ingegnere a gelataio in Germania.
Un maldestro, che con questo libro ha lasciato una grande eredità a tutti noi, non solo alla sua bambina. Tanti piccoli insegnamenti, frutto di profonda riflessione e di tanta sofferenza, che possono prestarsi al modo in cui tutti affrontiamo le sfide giornaliere: impegnarci in quello che facciamo, non avere timore del giudizio degli altri (che ci fa fare più errori di quello che faremmo normalmente da soli), amare la nostra famiglia e i nostri amici, essere grati anche di fronte agli imprevisti.
La musica, sopra ogni altra cosa, mi ha fatta sentire vicina ad Andrea: questo libro ha una colonna sonora che risuona tra le parole, fatta di canzoni ascoltate e narrate.
lo consiglio?
Storia di un maldestro in bicicletta lo consiglio, a tutti, affinché il ricordo di Andrea non smetta mai di suonare nelle sue canzoni e nelle sue scelte.
- Edizione: BrentaPiaveEdizioni, 2018
- Pagine: 180
- ISBN: 9788832177008