Dopo la storia della lotta al cancro e quella della genetica (recensione qui), in The Song of the Cell, possiamo saperne di più sulla storia della biologia cellulare.
A partire dalle prime osservazioni al microscopio, possiamo leggere come diversi scienziati sono arrivati a scoprire che tutti gli organismi viventi sono composti da cellule (o sono una cellula).
Si passa poi a scoprire come da un’unica cellula si possa formare un organismo intero. L’embriologia l’ho sempre trovata molto interessante, fin dal corso di Anatomia Comparata all’università, quindi questa parte mi è molto piaciuta.
Mukherjee spiega poi tutti gli organelli all’interno della cellula (mitocondri sempre i miei preferiti! Anche se devo dire che non si è dilungato molto su di loro ed ero un po’ dispiaciuta).
Dalla cellula vengono poi raccontati gli organi principali del corpo umano, con una parte molto corposa sul sistema immunitario. L’autore è infatti un immunologo, quindi in The Song of the Cell si è decisamente impegnato a spiegare questa parte.
Ovviamente nel finale si parla di nuovo di cancro, oltre ad essere immunologo infatti è anche un oncologo. Ricordo che il suo primo libro The Emperor of All Maladies: a Biography of Cancer ha vinto il Pulitzer per la non-fiction (tradurrei in saggistica) nel 2011. E’ tradotto in italiano (L’imperatore di tutte le malattie ( Una biografia del cancro)) e lo consiglio decisamente a tutti.
Per quanto riguarda The Song of the Cell, invece, l’ho trovato un po’ più complesso e quindi lo consiglierei solo a chi un po’ ne sa di biologia cellulare perché non ci sono tante spiegazioni di base.
Alcune parti ho fatto un po’ fatica a leggerle e devo ricordarmi di non prendere più le edizioni Vintage perché sono stampate con un carattere veramente troppo piccolo che fa passare la voglia di leggere.
- Edizione: Vintage, 2023
- Prima edizione: 2022
- Pagine: 377 (esclusa la bibliografia)
- ISBN: 9781529111781
Ora voglio sapere quante pagine di biografia ci siano…. E come fare a riconoscere in anticipo una versione vintage!! 🤣😂😂
92 pagine di bibliografia e Vintage per fortuna è scritto sul dorsetto, quindi facile da identificare 😀