Una sparizione si intreccia con la storia di una famiglia, dove sarà finita Colomba?
Il libro inizia con la scrittrice che cerca di allontanare il personaggio di Zaira da casa sua e dalla sua testa, non è di lei e della sua famiglia che vuole scrivere.
Ma a quanto pare non è l’autrice che decide cosa scrivere, sono i personaggi che si presentano alla sua porta per invitarsi a bere un tè che la portano a scrivere una storia invece di un’altra.
E così alla fine conosciamo la storia di Zaira, che è alla ricerca della nipote Colomba scomparsa tra i monti dell’Abruzzo. Assieme a lei conosciamo anche tutta la storia della sua famiglia, a partire dalla bisnonna che porta il suo stesso nome, Zaira, arrivata dalla Sicilia.
La storia della famiglia però è raccontata in modo spezzato, con episodi avanti e indietro nel tempo, inframezzati dai racconti della ricerca di Colomba della Zaira moderna e a quelli della scrittrice stessa. In più ci sono una bambina che chiede in continuo alla madre di raccontare una storia, e qui ammetto di essermi persa perché non ho più capito cosa c’entrasse con il resto.
Devo dire che, specialmente nelle prime 100 pagine, ho fatto molta fatica a seguire il filo. C’erano molti personaggi che si alternavano nei vari paragrafi ed ero parecchio confusa. Penso che la confusione avesse il senso di far capire l’indecisione della scrittrice nello scegliere una strada invece che un’altra per il suo romanzo. Però è stato parecchio faticoso.
Ho apprezzato di più Colomba quando la trama si è fatta un po’ più lineare, la storia della famiglia di Zaira finalmente in ordine cronologico. A parte la storia della bambina che chiede le storie che, come ho detto, ancora non l’ho capita.
lo consiglio?
Non saprei, la parte iniziale mi aveva quasi indotto ad abbandonarlo, quindi forse lo consiglierei solo a chi vuole davvero scoprire cosa c’è dopo e non ha paura di una lettura un po’ più difficile.
- Edizione: Rizzoli, 2004
- Pagine: 373
- ISBN: 88-17-00440-5
