Adesso basta – Simone Perotti

Lasciare il lavoro e cambiare vita. Filosofia e strategia di chi ce l’ha fatta. Adesso basta ci aiuterà davvero in questo?

Adesso basta

L’inizio del libro è interessante, descrive le modalità di lavoro a cui era sottoposto l’autore nella sua esperienza come manager nel mondo della comunicazione. Parla poi di come il mondo del lavoro attuale e il capitalismo non possono più essere modelli sostenibili per le persone.

Fino a qui ci sono molti spunti interessanti.

Segue poi la trattazione di come Perotti ha pianificato la sua uscita dal mondo del lavoro facendo downshifting e valutando bene di cosa aveva davvero bisogno nella sua vita per dire di viverla davvero.

Effettivamente alcune parti mi ricordano molto un percorso verso il minimalismo e il ridurre gli oggetti che possediamo a quello che davvero ci serve e/o ci fa star bene (Marie Kondo docet).

Ci sono poi una serie di calcoli per capire come è possibile uscire dal mondo del lavoro come ha fatto lui, dedicandosi solo alla scrittura e alla barca a vela.

Il problema per chi non è manager e prende meno di 3000 € al mese è che lasciare il lavoro come indica Perotti non è alla portata, su questo è abbastanza chiaro anche lui. Ci possono essere delle cose che si possono fare per avvicinarsi a questo obiettivo, ma, a meno di vedere nel proprio futuro una grossa eredità, il completo downshifting non è facile.

Tutto sommato Adesso basta è stata una lettura con alcuni spunti interessanti, quindi, anche se, di sicuro, personalmente non lascerò il mondo del lavoro a breve, alcune attenzioni su come spendo i soldi e su cosa posso eliminare dalla mia vita le posso comunque fare.

  • Edizione: Mondadori, 2019
  • Pagine: 216
  • EAN: 9788804719038 (ma io l’ho letto dal Kindle di Andrea quindi non so se è uguale)

[…] forse che la noia, il vuoto, la paura, hanno bisogno di riempitivi, qualcosa che distragga, e lo shopping è straordinariamente utile in questo? Mi sa di sì. Forse, allora, il consumismo è lo specchio di bisogni profondi, ancestrali, qualcosa che non va nella nostra vita, e offre a tutti il semplice strumento dell’acquisto come medicina universale? Potrebbe essere. Però l’effetto non è tanto riuscito. Non vedo molta gente felice, nonostante il consumismo.

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