Blackwater 2: La diga – Michael McDowell

E siamo al secondo capitolo della saga di Blackwater: La diga, seguito di La piena.

La diga

Dopo il primo romanzo ho deciso di capire se nel secondo la trama sarebbe stata più interessante… direi di no, a meno che non vi piaccia il gossip fatto dalle varie donne di Perdido dai portici di casa.

Anche stavolta siamo nel clima caldo-afoso della cittadina dell’Alabama, di nuovo succedono cose inquietanti che mi fanno pensare che prima o poi la trama decollerà, ma non è ancora il momento.

Stavolta nella cittadina decidono di costruire una “diga” per eliminare il continuo problema delle piene (in realtà costruiscono degli argini, non è chiaro perché parlino di diga). Elinor non è per nulla d’accordo, come sappiamo il suo rapporto con il fiume è decisamente particolare.

Nel frattempo la suocera Mary-Love fa di tutto per andarle contro e la comparsa della cognata di James Caskey aggiungerà un altro po’ di gossip a Perdido.

Lo stile rimane comunque coinvolgente, altrimenti non mi sarei nemmeno messa a leggere il secondo libro della saga, in La diga ancora più che nel primo volume, rimaniamo proprio appiccicati al clima afoso. Ci sono un paio di scene che ci riportano al sottofondo oscuro che aleggia a Perdido, ma in generale passiamo la maggior parte del tempo con le donne a fare del gossip.

Lo consiglio?

Se vi è piaciuto il primo volume, o come me pensate che sicuramente tutto ciò arriverà prima o poi da qualche parte, lo dovete leggere. Così ci prepariamo anche per il seguente, La casa, perché ovviamente anche alla fine di La diga rimaniamo con la voglia di sapere cosa succede dopo.

  • Edizione: Neri Pozza BEAT, 2023
  • Prima edizione: 1983
  • Titolo originale: The Levee (che letteralmente vuol dire argine, che in effetti è quello che costruiscono nel libro, non una diga…)
  • Pagine: 249
  • ISBN: 979-12-550-2039-4
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