Mi sono fatta prendere anche io dal clamore sulla saga di Blackwater e ho deciso di cercare di capire se ne vale la pena oppure no, ci sono troppe opinioni contrastanti in rete.
La saga inizia nel 1919 a Perdido in Alabama, dove una piena dei due fiumi che attraversano la città (il Perdido e il Blackwater) ha devastato l’intero paese e le segherie che sono la maggior industria del posto.
Oscar Caskey si trova in una barca guidata da uno dei suoi servitori tra le vie del paese quando vede all’interno di un hotel un’ombra. E così trova Elinor, una donna che racconta di essere rimasta intrappolata lì dentro con la piena dopo il suo arrivo in città.
Pian piano la gente di Perdido cerca di tornare alla normalità, mentre Elinor diventa la nuova maestra della scuola. Tutti le vogliono bene a parte Mary-Love Caskey, la madre di Oscar, che vede messa in pericolo la sua posizione di persona più influente della città.
Succedono anche alcune cose misteriose, collegate ai fiumi e al gorgo che si forma alla loro confluenza e da cui a quanto pare solo Elinor non viene risucchiata.
L’ambientazione è molto ovattata a mio avviso, mi sembra di essere in un clima caldo-afoso che mi ricorda molto quello de L’ora delle streghe di Anne Rice. Anche la scrittura è un po’ lenta, non si capisce mai se sta per succedere qualcosa o resteremo sempre lì fermi a spettegolare in veranda con qualche donna di Perdido intenta a ricamare tende.
Poi succede qualcosa nel giro di mezza pagina e pare che nessuno se ne accorga.
Essendo il primo libro della saga forse è necessario per creare la base su cui poi si svilupperà il resto? Staremo a vedere.
lo consiglio?
Non saprei, non si capisce se succederà qualcosa o rimane tutto mezzo detto e mezzo no, non è un libro autoconclusivo quindi quando si inizia tocca leggere tutta la saga. Mi riservo di dare un giudizio più avanti.
- Edizione: Neri Pozza BEAT, 2023
- Prima edizione: 1983
- Titolo originale: The Flood
- Pagine: 249
- ISBN: 979-12-550-2038-7
