Fiori dalla cenere – Kate Quinn

Il romanzo “Fiori dalla cenere” tocca tematiche forti (preconcetti sulle donne, orrore della guerra e mostri che restano…) scatenando diverse emozioni.

fiori dalla cenere

I personaggi sono in parte realmente esistiti, in parte di fantasia, altri rispecchiano realtà storiche nonostante siano inventati. La struttura alterna capitoli sviluppati in due momenti storici che si collegano attraverso la ricerca della stessa persona e la stessa meschinità protagonista di due guerre.

Nel 1947 Charlie è alla ricerca della cugina scomparsa durante la guerra finita da poco. Si rende conto che la fine della guerra non coincide con l’inizio della pace. Bisogna combattere con mostri e distruzione di luoghi e di persone.

E’ incinta e non porta l’anello al dito, si ritrova pertanto a dover risolvere un problema prima che diventi evidente il suo disonore. Ha avuto inoltre l’arroganza di iscriversi all’università (facoltà di matematica poi!) per amore della materia e non allo scopo di trovare marito.

Nel 1919 c’è Eve, ritenuta un po’ stupida in quanto balbuziente. A lei non interessa trovare marito, lei vuole combattere. Ma le donne non possono essere soldati, i loro compiti sono altri.

L’unica maniera che trova per sentirsi viva è quella di entrare a far parte di una rete di spie (la rete di Alice, tra le più efficienti realmente esistite durante la Prima Guerra Mondiale). Inizia così una vita di stenti, nella quale si rinuncia a tutto, dal proprio nome alla sicurezza e serenità e a volte anche alla propria dignità. Una vita dalla quale si esce il più delle volte alcolizzati o suicidi.

Queste due donne, insieme all’ex galeotto Finn sono alla ricerca del collaborazionista dei tedeschi, direttamente o indirettamente responsabile dei loro tormenti.

Fiori dalla cenere” non solo scandalizza nel raccontare meschinità e atrocità della guerra ma pone anche l’attenzione su un mondo, quello delle spie dell’epoca, a cui non si è abituati a pensare.

La spia è sempre stato un concetto dalla valenza negativa, negli anni il cinema ne ha dato una percezione diversa ma comunque lontana dalla realtà.

quindi cosa ne penso?

Ecco perchè ho apprezzato molto questo romanzo che apre gli occhi e da finalmente valore a persone che sono state spesso dimenticate. Si perdona anche qualche incongruenza (come quella in cui Eve, che può soltanto bere o sparare in quanto ha le mani distrutte, riesce ad aprire una porta chiusa a chiave utilizzando delle forcine).

Unico neo è dato da alcuni tratti nei quali mi sono un po’ annoiata, dove si sviluppa una stroria d’amore, a mio parere un po’ banale, tra Charlie e Finn, come se l’autrice sentisse il bisogno di alleggerire la storia e dare al lettore delle note positive. Trovo però queste parti un po’ forzate, e penso che un lettore che sceglie un libro di spie e di guerra non sia alla ricerca di aspetti rosa non necessari allo svolgimento.

Al di là di questo unico aspetto, la storia sa dare ore di lettura molto intense e coinvolgenti.

  • Edizione: Nord, 2019
  • Titolo originale: The Alice Network
  • Prima pubblicazione: 2019
  • Pagine: 464
  • ISBN: 9788842931829

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