Quando leggere?

Capita spesso che qualcuno mi chieda “Ma quando trovi il tempo per leggere?”.

Questa domanda mi ha sempre fatto molto pensare. Trovare il tempo per leggere è una cosa che mi viene naturale, una di quelle abitudini tipo fare colazione e lavarsi i denti. Se un giorno non leggo niente è perché ho scelto di non leggere, probabilmente non ne avevo voglia, oppure avevo altro da fare, ma di sicuro non perché non avevo tempo.

Leggo a spizzichi anche solo 5 minuti prima di uscire per andare al lavoro, 10 minuti prima di dormire, 2 minuti finché aspetto che bolla l’acqua per il tè. Leggevo molto quando usavo i mezzi pubblici per andare all’università/lavoro, ma adesso che uso la macchina non ho visto un calo delle mie letture. Leggo anche in piedi, una volta (ero giovane ed incosciente) ho spizzicato un libro andando in bicicletta.

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Momento di lettura comoda con gatto sullo sfondo

Tutto questo è in linea con due dei Diritti imprescrittibili dei lettori di Pennac (tratti da Come un romanzo): il diritto di leggere ovunque e il diritto di spizzicare.

La gestione del tempo è una di quelle cose su cui penso ognuno dovrebbe riflettere. Alla fine il tempo per le cose che ci piace fare lo si può trovare, se non lo si trova per me vuol dire solo che in quel momento non sono così importanti per noi.

Quindi se non trovare il tempo per leggere non importa, evidentemente avete altre cose a cui tenete da fare, non avete per le mani il libro giusto o semplicemente non vi va di leggere… e ricordate, il primo diritto del lettore è proprio quello di non leggere. La lettura è un piacere, se dobbiamo sforzarci per trovarne il tempo diventa un dovere e ritorniamo a leggere con poca passione come ai tempi della scuola.

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